Nel primo anno di gestione della nuova compagine societaria, la Casa Editrice Allemandi chiuderà con un significativo aumento dei ricavi e degli utili.

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Balzo dell’area libri e crescita del Giornale dell’Arte.

Allemandi si aggiudica la gestione del bookshop della mostra "Tesori dei Faraoni”

ospitata alle Scuderie del Quirinale di Roma.

Successo del libro fotografico di Ray Giubilo pubblicato in occasione delle ATP Finals

di Torino.


È trascorso un anno da quando Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura

della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo hanno acquisito i rami

industriali della Società Editrice Allemandi, accomunati tutti dalla volontà di rilanciare uno dei

più importanti e riconosciuti marchi dell’editoria culturale del nostro Paese, fortemente radicato

sul territorio torinese e piemontese.

I risultati economici approvati dal Consiglio di Amministrazione sotto la presidenza di

Michele Coppola nella seduta del 4 dicembre sono largamente superiori alle attese: i ricavi

previsti per il 2025 si attestano su un valore pari ad oltre 5,5 milioni di euro, con un

aumento netto superiore a due milioni di euro, pari a +80% rispetto al budget

preacquisizione e +30% rispetto al piano approvato dall’attuale CdA nel dicembre del

2024. Una crescita poderosa derivante dai ricavi sia dell’area libri (+105%) sia di quella del

Giornale dell’Arte (+36%) che consente ad Allemandi di raggiungere lo status di medio editore

(fatturato tra i €5 e i 15mln).

La previsione di utili per il 2025 è pari a circa 400mila euro, con un aumento

assoluto pari a quasi 300mila euro rispetto al budget preacquisizione (+110%) e di

120mila euro (+30%) rispetto al piano approvato dall’attuale CdA a dicembre del

2024.


Il Presidente di Allemandi Michele Coppola afferma: “Gli straordinari risultati in

termini di ricavi e utili – di gran lunga superiori alle più ottimistiche attese – riflettono la capacità

dell’azienda di acquisire nuovi clienti e di ampliare la platea dei lettori e degli inserzionisti,

mantenendo un attento ed efficace controllo dei costi e rafforzando i valori della casa editrice:

raffinatezza e qualità dei libri, tempestività e accuratezza delle notizie sul mercato

nazionale e internazionale pubblicate su Il Giornale dell’Arte”.

Secondo Luigi Cerutti, Amministratore Delegato di Allemandi: “L’ingresso in

azienda, subito dopo il cambio di proprietà, del responsabile del settore libri Pietro Della Lucia e

del direttore del Giornale dell’Arte Luca Zuccala, ha assicurato una spinta innovativa che ha

esaltato l’heritage della casa editrice. Il lavoro fatto e i significativi risultati raggiunti sono un

importante stimolo a fare ancora meglio nel corso del prossimo anno. A tal fine stiamo quindi

già lavorando al Piano Industriale che prevederà altri servizi e prodotti editoriali da offrire al

mercato”.


Oltre all’aumento di ricavi e utili, tra le numerose iniziative avviate nel corso del 2025 si

rammenta il catalogo e la gestione del bookshop della mostra "Tesori dei Faraoni”

ospitata alle Scuderie del Quirinale di Roma dal 24 ottobre al 3 maggio e inaugurata con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il libro fotografico di Ray

Giubilo pubblicato in occasione delle ATP Finals di Torino.

Michele Coppola commenta: “La conclusione del primo anno del nuovo corso è

l'occasione per ringraziare i componenti del Consiglio di Amministrazione e tutti i soci per il

costante e prezioso sostegno. Il nostro obiettivo rimane il consolidamento di Allemandi quale

leader nazionale e player di rilievo europeo dell’arte e della cultura”.


La Società Editrice Allemandi inizia la propria attività nel 1983 avendo come indirizzo la realizzazione di

periodici e libri specialistici di elevata qualità nelle arti figurative e decorative. La prima iniziativa è stata il

mensile Il Giornale dell’Arte, un’innovazione universale e assoluta nel settore dei periodici d’arte, seguita

il mese successivo dalla nascita della casa editrice Allemandi che inaugurava una linea editoriale

orientata a un’informazione artistica rigorosa, basata sul coinvolgimento di autori e autrici di indiscussa

competenza.


Nel 2024, la Società Editrice Allemandi è stata acquisita da una solida compagine societaria che unisce

Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di Sanpaolo e Fondazione Cassa

di Risparmio di Cuneo: un assetto costituito con l’obiettivo di rafforzarne ulteriormente il ruolo di player di

assoluto riferimento nel mercato dell’informazione e dell’editoria.

La casa editrice Allemandi, dal 1983, persegue una missione ben precisa: studiare, documentare e

divulgare i molteplici ambiti e contesti di espressione dell’arte. Il suo catalogo editoriale comprende

saggistica e volumi illustrati ed è articolato in dieci filoni principali: arte antica, arte moderna, arte

contemporanea, fotografia, design e arti decorative, collezioni, musei, teatro e danza, architettura,

giardini. Allemandi è un unicum nel panorama italiano ed ha costruito la propria identità di editore

specializzato, assumendo l’arte come categoria plurale, un insieme di storie che recano dal passato

significati da declinare nella contemporaneità.


La casa editrice pubblica circa 80 titoli all’anno, ciò le consente di realizzare libri di alta qualità, sotto il

profilo materiale e dei contenuti. Ogni catalogo, monografia o saggio nasce dal costante confronto con

autori e autrici e dallo stretto rapporto con la committenza, istituzionale o privata. Esito di un

processo tailormade, un libro Allemandi testimonia valori quali la competenza, l’artigianalità e il mestiere,

veicola una fisionomia riconoscibile e un’originalità ricercata fuori da qualsiasi forma di omologazione e

serialità. Nel tempo la casa editrice ha definito uno stile chiaro e riconoscibile che oggi mette in gioco a

favore dell’unicità e dell’originalità di ogni singolo volume: un’attitudine che continua a potenziare e che ha

modelli efficaci nei libri pubblicati negli ultimi anni.


Il Giornale dell’Arte è il punto di riferimento dell’informazione culturale del sistema dell’arte italiano e

internazionale da 42 anni. Fin dalla sua fondazione nel 1983, si è distinto per un approccio rigoroso,

indipendente e puntuale, con l’obiettivo di raccontare le storie, i protagonisti e la quotidianità

dell’ecosistema artistico nelle sue infinite sfaccettature. Concepito come un quotidiano, pur avendo

periodicità mensile, Il Giornale dell’Arte è composto da sei testate internazionali in grado di offrire la più

vasta visione del comparto artistico globale. Ogni mese pubblica una media di 180 pagine di contenuti

originali per l’edizione cartacea tirata in più di 20.000 copie: ogni numero è concepito come un progetto

editoriale compiuto, con firme autorevoli e un’impostazione critica che mantiene uno standard di altissimo

profilo, contributi di estrema qualità e un linguaggio chiaro ed efficace.


ilgiornadellarte.com, è la porta sull’informazione puntuale e sull’approfondimento crossmediale del

Giornale dell’Arte che genera 1,5 milioni di visualizzazioni mensili certificate. Un prodotto editoriale

parzialmente autonomo, gestito ogni giorno dalla redazione, che garantisce una copertura ampia,

tempestiva e approfondita dell’attualità culturale nazionale e internazionale. Da settembre 2025,

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Klevis Gjoka