Confindustria avvisa: troppi scioperi generali non funzionano

UCapital Media
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Oggi, 28 novembre, i sindacati di base hanno istituito uno sciopero generale contro la manovra, sulla quale ancora la maggioranza non ha trovato un accordo. Nel 2024 si sono tenuti ben 17 scioperi generali, in netto aumento rispetto all'anno precedente e chiaramente motivati dal dichiarato obiettivo politico dei vertici sindacali di mettere in difficoltà un governo per loro responsabile di portare avanti una visione classista di società e misure economiche che non agiscono positivamente sulle disuguaglianze. Il governo ha sempre risposto a queste accuse e alle manifestazioni che le hanno accompagnate garantendo il suo impegno per aiutare i lavoratori e i meno abbienti.
Mettendo però da parte la veridicità delle accuse mosse al governo, è chiaro che i sindacati ritengano e ritenessero che lo strumento in generale dello sciopero ed in particolare dello sciopero generale possa essere efficace nell'impattare l'azione del governo sul lavoro ed il welfare. Ad oggi, evidentemente, così non è stato. Il governo ha anzi efficacemente antagonizzato le proteste sindacali dipingendole come politicizzate e strumentali e conseguentemente il consenso della maggioranza non ha subito alcun urto dagli scioperi.
Confindustria si è recentemente espressa riguardo il diritto allo sciopero e l'efficacia dello strumento dello sciopero generale, affermando che il diritto sancito dalla nostra costituzione è inalienabile e che l'associazione farà di tutto per continuare a garantirlo ma che inflazionare lo strumento dello sciopero generale lo rende inefficace, ponendo l'accento non solo sulla reazione politica alle iniziative sindacali ma anche su quella della società civile.
Klevis Gjoka
