La famiglia Trump debutta a Wall Street con una SPAC “M.A.G.A.”

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UCapital Media

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Eric Trump e Donald Trump Jr sono pronti all’IPO di una nuova SPAC (Special Purpose Acquisition Company) focalizzata sulle imprese manifatturiere americane, sull’innovazione e sul rafforzamento delle catene di approvvigionamento strategico. Finora sono stati raccolti 300 milioni di dollari grazie a 30 milioni di unità prezzate a 10 dollari ciascuna. Ogni unità comprende un’azione ordinaria di Classe A e una mezza warrant, con ciascuna warrant intera necessaria per acquistare un’ulteriore azione a 11,50 dollari.


L’obiettivo della SPAC è fondersi con aziende i cui valori siano in linea con la visione dell’Amministrazione Trump per l’America e con gli interessi strategici nazionali degli Stati Uniti, con l’intento di rafforzare l’industria e l’economia americana. Sebbene non siano ancora stati identificati target specifici di aziende da acquisire, come per tutte le SPAC l’intenzione è chiaramente quella di combinarsi con una società interessata ad accedere ai mercati dei capitali senza ricorrere a una IPO tradizionale. I due figli del Tycoon fanno parte dell’advisory board e riceveranno complessivamente 5 milioni di azioni della società, mentre il CEO è stato individuato in Kevin McGurn, ex dirigente di Hulu (ora sotto il gruppo Disney).


La SPAC ha sede in Florida e il suo prospetto informativo è stato depositato presso la SEC nell’agosto 2025. La quotazione è prevista presso il New York Stock Exchange (NYSE), con Dominari Securities e D. Boral Capital come underwriter. Si tratta comunque di una delle operazioni SPAC più rilevanti del 2025 nel campo dello sviluppo industriale statunitense, resa particolarmente visibile dalla partecipazione di figure pubbliche di primo piano e dall’interesse dei media finanziari.


Secondo gli analisti di UCapital Asset Management di New York, la IPO di New America Acquisition dovrebbe avvenire nella prima settimana di dicembre 2025. L’operazione, guidata dal team della famiglia Trump, non si limita a finalità speculative: l’obiettivo è sostenere l’industria manifatturiera americana e rilanciare il mercato delle SPAC, in difficoltà negli ultimi anni. Contestualmente, gli eredi del Presidente puntano a restituire fiducia agli investitori in questa instabilità di mercato, riportando interesse e vitalità sia tra operatori istituzionali sia tra i piccoli investitori.


Secondo le informazioni raccolte da UCapital a Wall Street, il sentiment attorno all’IPO è attualmente positivo, con un forte interesse iniziale che potrebbe far salire rapidamente il prezzo delle azioni. Gli esperti avvertono però che i giorni successivi potrebbero essere caratterizzati da elevata volatilità a causa dei realizzi di profitto. È un periodo delicato per il mondo delle SPAC, quindi gli investitori sono chiamati a valutare con attenzione tutto quello che concerne questa emissione, che potrebbe rappresentare un banco di prova importante per il mercato.


Il ruolo delle SPAC nel mercato finanziario italiano: a che punto siamo?

Anche in Italia, il mercato delle SPAC in Italia ha vissuto un periodo d’oro a partire dal 2017, ma il debutto è stato nel 2011 con la quotazione di Italy 1 Investment. Nel solo 2017 è avvenuta la quotazione di 10 SPAC, mentre nel 2018 altre 8 nuove società e oltre 1,15 miliardi di euro raccolti. Tra le operazioni più significative, la fusione della SPAC Spaxs con Banca Interprovinciale.


Oggi le SPAC rappresentano uno strumento finanziario sempre più importante nel panorama italiano, in particolare per l’AIM Italia, offrendo alle imprese un canale alternativo per raccogliere capitale. Dal 2011 a oggi, attraverso le SPAC sono stati investiti circa 3,7 miliardi di euro, di cui quasi 1 miliardo in 12 aziende già quotate, mentre più di 2,6 miliardi restano disponibili per nuovi investimenti.


Klevis Gjoka e Andrea Pelucchi